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Cappe Chimiche Estrazione Totale (DUCTED)

Le cappe chimiche non funzionano e riesci a scoprire gli odori che ne fuoriescono? Allora sarai un vero chimico!

L'URL corto del presente articolo è: https://www.chizard.it/8c06

Ovviamente il titolo di questo articolo è una provocazione,

Esistono in commercio moltissimi sistemi per l’abbattimento totale dei vapori di prodotti chimici come i dispositivi di protezione collettiva chiamati più comunemente cappe chimiche 

ma nonostante questo le persone in carne ed ossa , i nostri giovani il più delle volte, sono chiamati a diventare loro stessi degli aspiratori ambulanti filtrando con il loro corpo tutti i vapori prodotti dalle sostanze chimiche che fuoriescono nell’ambiente.

Spesso purtroppo, questi vapori escono anche dalle cappe chimiche non funzionanti o non idonee e che fanno diventare i ragazzi esperti chimici già dal solo fatto che sanno riconoscere gli odori con il loro naso.

Se anche tu ti sei trovato in un laboratorio allora forse puoi comprendere quello che dico, magari già starai annuendo con la testa mentre leggi queste righe e sinceramente mi dispiace.

Purtroppo anche io devo girare per i laboratorio, il mio lavoro non è quello di un chimico , il mio lavoro è quello di tutelare le persone che lavorano con le cappe chimiche cercando di fare al meglio quello che so fare, i controlli di funzionamento di aspirazione  e cercando di combattere giorno per giorno contro quelli che se ne sbattono delle persone.

Ma per fare questo ci si deve sporcare le mani , ormai sono quasi 15 anni che stò a contatto con le persone , che sento le storie di chi ci lavora e degli odori fastidiosi provenienti da quei laboratori come:

  • l’odore acuto e spesso pungente dell’acido acetico
  • l’odore puzzolente di uova marce dell’idrogeno solforato
  • l’odore quasi soffocante dell’acido nitrico , cloridrico o ammoniaca
  • l’odore dolciastro dell’acetone o acetato d’etile
  • l’odore allucinante e nauseante del solfuro di carbonio
  • l’odore forte e pungente spesso irritante per occhi e naso della formaldeide

Insomma siamo noi i veri topi di laboratorio? Qualcuno molto in alto ha deciso che dobbiamo testare su noi stessi gli effetti di queste sostanze?

Tutti sanno che nei laboratori didattici, come nelle università, si fanno le analisi qualitative e quantitative degli elementi che l’operatore deve saper riconoscere.

Per fare questo si scaldano le sostanze con dei ( becchi bunsen) direttamente nei contenitori di vetro chiamati (becher) appoggiati sui banconi da lavoro con decine e decine di operatori simultaneamente , sprigionando vapori in tutto il laboratorio e poi aspirati dai ragazzi stessi appunto che svolgono il ruolo di grossi depuratori d’aria in assenza di impianti di aspirazione dell’aria adeguati ovviamente.

Allora ti starai domandando?

perchè non vengono usate le cappe chimiche , create proprio per questo motivo?

Ti indico qualche motivazione valida per rispondere alla tua domanda:

  • il numero delle cappe è inferiore a quante dovrebbero essere per consentire a tutti gli operatori di poter lavorare contemporaneamente
  • le cappe chimiche spesso non sono cappe chimiche ma semplici cappe aspiranti e quindi non idonee all’utilizzo di molte sostanze
  • le cappe chimiche non funzionano correttamente, non contengono le sostanze chimiche utilizzate
  • le cappe chimiche non vengono manutenute adeguatamente da un’assistenza tecnica esterna
  • le cappe chimiche sono sottovalutate da tutti, anche dagli stessi utilizzatori che potrebbero usarle e non lo fanno per vari motivi

Ormai dopo molti anni mi sento di poter dire tranquillamente che non c’è consapevolezza,

questo è il problema principale che si ha, c’è un menefreghismo generalizzato che unito a una ignoranza diffusa crea situazioni di pericolo estreme per tutti.

Avvolte sono gli stessi ragazzi che decidono di non usare le cappe chimiche sebbene le hanno a disposizione , ovviamente non prendono in seria considerazione che inalare la formaldeide ormai classificata cancerogena può provocargli il tumore a naso o gola.

Spesso i ragazzi , io laureandi, i dottorandi gli operatori in genere , decidono di non usare le cappe chimiche perché non sanno come funzionano o non credono che gli possa realmente salvare la vita.

Bhè fatevi dire una cosa,

VI SBAGLIATE DI GROSSO

Ovviamente sono d’accordo con voi che debbano essere funzionanti altrimenti è come non averle,

quindi sinceratevi di avere un’assistenza tecnica che le controlli periodicamente ( preferibilmente esterna  e competente ) così potrete concentrarvi sul vostro lavoro.

E’ inimmaginabile dover pensare che si hanno appunto questi strumenti come le cappe chimiche e non vengano utilizzate per il semplice fatto che:

SI E’ SEMPRE FATTO COSI’ oppure

PERCHE’ IL PROFESSORE TI HA DETTO CHE NON SERVONO

la tua vita è importante e quindi devi preservarla in ogni modo possibile non trovi?

I mezzi ci sono e come, non serve scioperare, non serve incrociare le braccia o alzare la voce

TI BASTERA’ INFORMARTI E FORMARTI.

Io dico sempre che se impari a usare le cappe chimiche e ne capisci bene il funzionamento ,

hai già fatto l’80% dell’opera,

purtroppo spesso e volentieri i problemi più grandi derivano proprio dall’errore umano , dall’ignoranza nel saper usare le cappe chimiche ad esempio ma rimane un problema.

  • se non ti hanno insegnato ad usare le cappe chimiche è un tuo problema
  • se nessuno ti ha detto di usare sempre le cappe chimiche è un tuo problema
  • se nessuno ti ha spiegato come funzionano le cappe chimiche è un tuo problema
  • se nessuno ti ha detto che le cappe chimiche vanno manutenute da assistenze tecniche qualificate è un tuo problema

Quindi armati di pazienza e informati,

all’interno di questo portale o blog sulle cappe troverai appunto moltissime informazioni utili ,

ma ti consiglio di non fermarti, approfondisci, chiedi in giro anche agli altri come fanno e cosa fanno

e diffida solo di chi ti dice che le cappe chimiche non servono a niente.

In fondo non stai mica respirando la leggera brezza di montagna o l’odore di un buon libro nuovo di zecca

ti stai respirando sostanze chimiche spesso tossiche o cancerogene.

Quindi non sarai mai un bravo chimico perché sai riconoscere le sostanze e gli odori sviluppati da esse ma sarai un bravo chimico se prima di tutto non ti farai male e avrai la salute per poter continuare a farlo, se aiuterai gli altri a non commettere gli stessi errori che ancora oggi vengono commessi quasi da tutti.

Sarai un bravo chimico se saprai utilizzare al meglio il tuo strumento principale, la cappa chimica.

In fondo un buon pilota di macchine da corsa come i piloti della ferrari sono forti perché sanno usare al meglio il loro strumento, la macchina,

conoscono benissimo ogni ingranaggio e questo fa la differenza non credi? 

Ecco lo stesso principio vale per te.

Spesso non ci si rende conto che non tutte le cappe chimiche sono uguali, ci sono moltissime case costruttrici di cappe chimiche come ad esempio in ordine sparso:

  • teknoscientific
  • aquaria
  • labosystem
  • kottermann
  • asem
  • asal
  • folabo
  • ferraro
  • talassi
  • bicasa

giusto per citarne qualcuno

così come esistono case costruttrici di macchine come:

  • fiat
  • opel
  • mercedes
  • bmw
  • peugeot
  • ferrari
  • e sottomarche cinesi varie

forse così ti è più chiaro il fatto che ci sono cappe e cappe, spesso si sottovaluta questo aspetto che invece è fondamentale perché poi per risparmiare sull’acquisto delle cappe chimiche , si attrezzano i laboratori con cappe di bassa qualità che costano poco

chissà perché

non penserai mica di comprare una ferrari al costo di una Fiat vero?

poi se vogliamo scendere più nel dettaglio ci sono anche i vari modelli e tipologie di cappe chimiche

e per farti un paragone non puoi pensare di comprare una Ferrari 460 al costo di una panda giusto?

Perché dovrebbe essere diverso nel mondo delle cappe?

Inizia ad esserti più chiaro il quadro generale? Spesso ci si focalizza sulle domande sbagliate, spesso sento gente dire che gli serve una cappa chimica ma poi non fanno delle giuste ed approfondite analisi della loro condizione lavorativa per capire precisamente di quali cappe chimiche hanno la necessità.

Quindi comprano quello che costa meno e quindi si terranno per 30 anni una panda come cappa pretendendo anche che funzioni al meglio.

Questo è il più grande problema che hanno le case costruttrici di cappe chimiche che devono partecipare alle gare pubbliche di fornitura ad esempio, 

si trovano con queste gare al ribasso che affossano il lato sicurezza inevitabilmente e non ci vuole un genio a capirlo.

Adesso hanno iniziato ad introdurre le gare economicamente più vantaggiose è vero… sono gare che considerano come punteggio anche quello che viene offerto in gara è vero.

Ma se non c’è competenza sulle cappe chimiche o biologiche in generale da parte di chi deve indire le gare e poi controllarle, mi spiegate come si fanno ad assegnare i punteggi nel modo corretto?

Se chi deciderà l’acquisto delle cappe in realtà non ha nessuna esperienza nell’utilizzo delle stesse, non potrà mai essere realmente obiettivo e dare un giudizio corretto purtroppo quindi il problema persisterà fin quando non faranno prima dei corsi o non decidono di affidarsi a consulenti esperti del settore , esterni.

Questo problema lo riscontriamo anche noi in qualità di assistenza tecnica sulle cappe chimiche con la mia società, spesso i clienti fanno fatica a capire che anche tra le varie assistenze c’è la Ferrari  460 e la panda,

e se è vero ed importante fare una buona scelta iniziale della cappa chimica idonea è ancora più importante l’assistenza che si sceglie per la manutenzione.

Immagina per un istante di avere una ferrari 460, decideresti di affidarla a un meccanico scadente che non sa neanche da dove cominciare, senza competenza o qualifiche per controllare una ferrari?

quindi

Immagina di avere una cappa chimica nuova di zecca o vecchia che sia ma in buono stato, decideresti di affidarla a un’assistenza tecnica che in realtà fa anche riparazione di frigoriferi, impiantista idraulico, muratore e dentista?

Non ti sentiresti meglio a sapere di essere sotto controllo da un’assistenza concentrata totalmente sulle cappe chimiche e biologiche?

BHE IO SI!

Ed è per questo pensiero che ho deciso di focalizzarmi con la mia azienda (www.technosrl.it) solamente sull’assistenza delle cappe chimiche e biohazard , di formarmi e formare i miei tecnici solo su questo, proprio perché cerchiamo di dare a te come nostro cliente, questa tranquillità, questa certezza di affidare la tua vita nelle mani di tecnici qualificati e pienamente sensibilizzati sulle problematiche che tu e i tuoi colleghi avete nell’utilizzo delle cappe nei vostri laboratori.

Per tutti quelli che pensano sia esagerato, li invito a fare un giro nei laboratori delle nostre università , li invito a stare un giorno interno dentro quei laboratori mentre i ragazzi lavorano e vorrei proprio sapere come si sentono a fine giornata.

Abbiamo nelle università cappe vecchissime che appunto possiamo giusto definire cappe aspiranti e non di certo cappe chimiche, le riconosci subito perché sono in legno e quindi già quello è un primo campanello di allarme.

Se non hai ancora mai visto una cappa chimica, una cappa biologica o aspirante in genere , puoi cliccare qui e guardare qualche foto di alcune cappe giusto per farti un’idea.

 

Ora ti saluto e spero di averti fatto riflettere,

informati e formati

e la qualità del tuo lavoro migliorerà notevolmente

un caro saluto e buona lettura

 

Fabrizio CirilloTorna inizio pagina

Le cappe chimiche non funzionano e riesci a scoprire gli odori che ne fuoriescono? Allora sarai un vero chimico!
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L'URL corto del presente articolo è: https://www.chizard.it/8c06
2 Comments

2 Comments

  1. Chiara

    2 Luglio 2016 at 18:35

    Grazie Fabrizio di questi tuoi articoli. Sono inCAPPAta su questo sito per puro caso. Mio figlio si appresta ad entrare nel mondo della chimica, avendo scelto di iscriversi all’Università proprio in quella facoltà. Devo dire che avevo i miei dubbi, che, leggendo, sono diventati certezze riguardo la sicurezza nei laboratori e di conseguenza la sicurezza dei nostri ragazzi. Spero che la coscienza di noi adulti superi ogni altro interesse economico per proteggere la generazione futura e dare i mezzi sicuri per farli lavorare in sicurezza. Tutti dovrebbero avere la consapevolezza di questi rischi e comportarsi di conseguenza. Ciao e grazie

    • Fabrizio Cirillo

      10 Luglio 2016 at 7:31

      Ciao Chiara, non volevo gettarti in un clima di sconforto, purtroppo la realtà è proprio questa anche se mi dispiace moltissimo. Ad ogni modo, io dico sempre che il pericolo può essere gestito se e solo se si riescono a riconoscere i limiti propri e degli strumenti che utilizziamo. In questo caso specifico tuo figlio si troverà a manipolare sostanze chimiche pericolose , tossiche e avvolte anche cancerogene perché le università spesso portano avanti progetti di ricerca e fanno test su test quindi spesso non sanno neanche loro cosa accade miscelando certe sostanze.
      Ecco perché conoscere al meglio una cappa chimica e il suo funzionamento è fondamentale ed indispensabile per chi la utilizza al fine di salvarsi la vita.
      Ti consiglio di avvisare tuo figlio che esiste questo portale, di leggere gli articoli sulle cappe chimiche che ho scritto perché ci sono moltissime notizie proprio su come evitare alcuni problemi di inalazione che da un mio sondaggio risultano essere causati per almeno l’80% delle volte per errore umano e non di malfunzionamento della cappa da laboratorio.
      Una volta apprese certe informazioni e con l’aiuto di un’assistenza tecnica adeguata che esegua le manutenzioni, potrete dormire più sereni.
      Documentatevi prima e non dopo altrimenti poi si ripetono i fatti di Catania purtroppo.
      Ciao e buona lettura a presto.

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